VERBALE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE del 21 e 22 Settembre
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce a Tortona, presso i locali del centro Mater Dei, il 21 e 22 settembre 2019 per la programmazione dell’anno pastorale.
I lavori iniziano sabato alle ore 9.19.
Presenti: Don Luigino, Don Alessandro (dal sabato pomeriggio), Federico Lucrezi, Milena Maschio, Gabriella Maggi, Furio Gramatica, Silvia Eder, Stefano Mazzoleni, Luisa Boaretto, Mario Bonardo, Raffaele Besutti, Marco Pirotta, Alberto Guernieri, Benedetta Binda, Luciano Alippi, Marta Reichlin, Michele Dalla Sega, Anna Pirotta, Chiara Bortoletto, Alberto Ospite Guido Cacciotti, Carla Ferrari, Roberto Bissa.
Auditori: Maria Grazia Maggi, Maurizia Bovati.
Assenti giustificati: Elena Donetti, Italo Fasulo, Francesca De Negri, Dino Capra.
La due giorni del CPP inizia con un intervento formativo da parte di don Claudio Baldi, parroco della cattedrale, sul ruolo del Consiglio Pastorale nelle comunità cristiane.
Federico Lucrezi procede a illustrare lo stato dell’arte dei lavori del Consiglio nei primi due anni del triennio interessato dal Piano Pastorale Parrocchiale (cfr. allegato 1).
Don Luigino sintetizza brevemente i punti principali della lettera pastorale dell’Arcivescovo Delpini (cfr. allegato 2).
Vengono quindi riletti i tre obiettivi del Piano Pastorale Parrocchiale ancora non toccati dall’attività degli ultimi due anni.
Carla Ferrari ritiene prioritari gli obiettivi 4 e 6, anche se in qualche modo la necessità di volgere lo sguardo verso lo straniero è comunque compresa nel tentativo di raggiungere i membri più lontani della comunità.
Luciano Alippi ritiene il discorso legato agli stranieri più forzato che rispondente a una reale necessità.
Federico Lucrezi si dice d’accordo: il tessuto sociale della parrocchia non è paragonabile a quella, ad esempio, del San Vito, che seppur distante poche centinaia di metri vede una presenza straniera molto importante. Per noi non è assolutamente un discorso prioritario.
Gabriella Maggi è d’accordo sull’analisi circa gli stranieri. Si dichiara molto intrigata dall’obiettivo legato alla dottrina sociale della Chiesa.
Marco Pirotta non è d’accordo con i consiglieri che si sono espressi precedentemente. Ci sono tanti stranieri, il concetto di comunità non è legato tanto alla residenza quanto alla presenza. Ci sono gruppi stranieri che vivono il territorio, un esempio tra tutti è il gruppo di peruviani che frequenta il parco di via strozzi ogni weekend.
Mario Bonardo racconta che c’è una comunità straniera che si trova periodicamente in oratorio dicendo anche messa in occasione della festa del loro santo. Ci sono anche molti bambini stranieri che giocano quotidianamente in oratorio. Ritiene che esistano molti margini per integrazione con la comunità.
Roberto Bissa ritiene che si tratti solamente di gruppi che sfruttano le strutture, ma che questo non dia alcuna garanzia di legame territoriale.
Stefano Mazzoleni racconta di aver interagito con la comunità dei peruviani e che, nonostante abbia declinato l’invito a scendere in campo per una partita di pallavolo, si riscontra una volontà di condivisione da parte loro.
Benedetta Binda ritiene che un’eventuale integrazione negli organi parrocchiali possa essere solo il punto d’arrivo di un percorso che parta con un’offerta reale per queste persone.
La seduta è sospesa alle ore 11.35.
I lavori riprendono alle ore 14.30.
Si procede, in analogia al metodo adottato finora, con una votazione per stabilire su quanti nuovi obiettivi focalizzare il lavoro, tenuto anche conto di quanto indicato come da rivedere del lavoro dell’ultimo biennio. Il risultato è il seguente:
12 voti per 2 nuovi obiettivi;
6 voti per 1 nuovo obiettivo.
Si decide dunque di concentrare i lavori dell’anno pastorale su due nuovi obiettivi.
Si procede con una seconda votazione per determinare quali obiettivi scegliere. Il risultato è il seguente:
9 voti per l’obiettivo 8;
8 voti per l’obiettivo 4;
4 voti per l’obiettivo 6.
Si decide dunque di concentrare i lavori dell’anno pastorale sugli obiettivi 8 e 4.
Michele Dalla Sega sottolinea come l’obiettivo 6 possa comunque trovare spazio all’interno dell’obiettivo 4.
Roberto Bissa ribadisce che le comunità straniere hanno altri riferimenti sul territorio.
Dopo una fase di discussione in gruppi si procede condividendo quanto emerso. Si integra il contributo dei gruppi in un elenco di linee guida per l’attività delle commissioni e dei gruppi parrocchiali.
Per l’ambito di competenza della commissione cultura emergono i seguenti spunti:
 realizzazione di pubblicazioni periodiche sui grandi temi della dottrina sociale della Chiesa;
 organizzazione di un ciclo di proiezioni dei biopic dei grandi papi;
 proiezione di film ritenuti interessanti e formativi dopo i pranzi comunitari;
 compilazione di un registro delle competenze e delle disponibilità.
Per l’ambito di competenza della commissione liturgia emergono i seguenti spunti:
 definizione di iniziativa di accoglienza a inizio messa;
 impostazione di momenti di adorazione sulla lettera ai Filippesi;
 trasformazione della cripta in un luogo di aiuto alla preghiera con musica sacra e foglietti guida;
 organizzazione di pellegrinaggi proposti a tutta la comunità;
 momenti di formazione sul Credo, magari dopo la messa con un aperitivo.
Per l’ambito di competenza delle commissione catechesi e catechesi adulti emergono i seguenti spunti:
 maggiore coinvolgimento di sacerdoti e laici negli incontri con i genitori del catechismo, con particolare attenzione agli argomenti relativi al percorso genitoriale, alla coppia e alla formazione sacramentale;
 impostazioni delle catechesi con focus sul Credo durante il periodo quaresimale;
 organizzazione di momenti dopo gli incontri del catechismo per proporre qualche canto con i genitori anche al fine di reclutare nuovi membri, adulti e bambini, per i cori;
 organizzazione di momenti di preghiera con genitori e adulti sfruttando i momenti in cui i ragazzi sono presenti in parrocchia, ad esempio in concomitanza degli incontri dei gruppi del dopocresima.
Per l’ambito di competenza della commissione eventi emergono i seguenti spunti:
 organizzazione di serate sul tema delle missioni durante O’rione In Festa con cena multietnica;
 maggiore coinvolgimento della sportiva mantenendo dialogo e sfruttando l’O’rione In Festa;
 maggiore coinvolgimento di gruppi di diverse etnie, ad esempio mediante l’organizzazione di aperitivi etnici preparati con loro dopo la messa;
 coinvolgimento di nuove persone nella comunità passando attraverso la loro comfort zone attraverso iniziative di avvicinamento e conoscenza quali cene, gite.
Per l’ambito di competenza della commissione dopocresima emergono i seguenti spunti:
 definizione di iniziative di educazione alla preghiera rivolte soprattutto alla realtà giovanile;
 integrazione volontariato e gruppi dopo Cresima.
Per l’ambito di competenza della commissione caritas emergono i seguenti spunti:
 ampliamento della conoscenza delle persone anziane o in difficoltà attraverso benedizione casa con un futuro coinvolgimento dei ragazzi catechismo in iniziative di volontariato.
La seduta è sospesa alle ore 17.45.
I lavori riprendono domenica alle ore 8.58 dopo un momento di preghiera.
Don Luigino illustra al Consiglio, e in particolare ai membri neoeletti, la funzione e l’organizzazione delle commissioni. A ciascun membro del Consiglio è richiesta la presenza in una di queste.
Si procede alla calendarizzazione dell’anno pastorale (cfr. allegato 3).
I lavori terminano alle ore 11.50.
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